Onligol: tempi, dosi e controindicazioni del farmaco

La stipsi (o stitichezza) è un fenomeno molto comune. Si stima che in Italia circa due milioni di persone siano affette da stipsi cronica. La causa più frequente è una dieta povera di fibre, cioè l'insufficiente alimentazione a base di vegetali ricchi di fibre, tra cui frutta, verdura, cereali, legumi. Contro la stitichezza esistono rimedi naturali che possono essere suddivisi in lassativi rapidi (cascara, senna, rabarbaro), integratori di fibre alimentari (a base di psillio, agar-agar, crusca, gomma di guar, metil cellulosa), lassativi emollienti (glicerolo, olio di vaselina).

Le proprietà dei lassativi osmotici

I lassativi osmotici contengono ioni polivalenti come il magnesio solfato o il magnesio fosfato o carboidrati come il lattulosio, la mannite o il sorbitolo, che arrivando nell’intestino hanno la capacità di richiamare i liquidi, aumentando la pressione osmotica. L’aumento del volume stimola la peristalsi intestinale, fenomeno che facilita il transito intestinale e ammorbidisce le feci. Maggiore è la concentrazione delle sostanze a livello intestinale, maggiore sarà l’effetto lassativo. Sono abbastanza rapidi agendo entro tre ore dalla somministrazione.

Tra i lassativi osmotici c'è Onligol bustine, dispositivo medico particolarmente indicato nella stitichezza cronica.

Onligol: tempi, dosi e controindicazioni del farmaco

Onligol svolge la sua azione in modo naturale; non viene assorbito né fermenta nell'intestino, non irrita la mucosa, e viene eliminato nelle feci in forma non modificata. Onligol ammorbidisce le feci facilitando l'evacuazione. In questo modo favorisce un senso di benessere e sollievo. Non provoca né crampi né dolore addominale. Onligol bustine si presenta in polvere per soluzione orale. Non contiene eccipienti né aromatizzanti. Tra le controindicazioni di Onligol, c'è quella di non assumerlo in caso di ipersensibilità a macrogol, perforazione o ostruzione gastrointestinale. Come tutti i lassativi osmotici, non è consigliato in caso di insufficienza renale o insufficienza cardiaca. Può anche provocare disidratazione e fenomeni di nausea.