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Dividere le pillole è pericoloso


E' un'abitudine molto diffusa, specie nella terza età: dividere le pillole. Eppure può essere molto pericolosa, così come un altro gesto simile, quello di tritare le pastiglie. A renderlo noto sono gli esperti della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg). Il motivo? Alterare la struttura dei medicinali significa anche modificarne il dosaggio e quindi si può ridurre l'efficacia della terapia e aumenta così il rischio di effetti collaterali.

Nicola Ferrara, presidente Sieg, mette in guardia nei confronti di queste pratiche: “Può essere pericoloso in caso di farmaci con una finestra terapeutica stretta, che hanno cioè effetti tossici a dosaggi che si discostano anche di pochissimo dalla terapia - spiega -. Non vanno spezzate né schiacciate, pena la perdita di efficacia e di tollerabilità, anche le compresse gastroresistenti, come ad esempio esomeprazolo, progettate con un film esterno per superare la barriera dello stomaco e sciogliersi nell’intestino, come pure le capsule rivestite e quelle a rilascio lento o prolungato". Triturare le pillole, poi, è particolarmente pericoloso perché “anche quando si schiacciano o si tagliano i farmaci uno alla volta, la mancata pulizia del coltello, del pestello o simili potrebbe portare a reazioni allergiche o ulteriori interazioni dovute ai residui di farmaco".

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