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Vaccini obbligatori: “Non è discriminazione"


Il tribunale di Reggio Emilia ha rigettato il ricorso presentato dai genitori di una bambina i quali avevano iscritto la figlia al nido d'infanzia sia a Carpi che a Correggio ma si erano detti contrari alla vaccinazione obbligatoria per “obiezione di coscienza". I giudici hanno specificato che i Comuni in questione e la Regione Emilia-Romagna non hanno tenuto “nessun atteggiamento discriminatorio"

Le motivazioni della sentenza recitano così: “E' evidente come il sacrificio di una convinzione personale, imposto dall'obbligo vaccinale e dalla sua previsione quale condizione di accesso ai servizi per l'infanzia, è del tutto proporzionato e giustificato dall'esigenza di tutela di valori superiori". Per il tribunale le ragioni della coppia sono “affermazioni prive di qualsiasi fondamento, fattuale e scientifico".

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