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Alcol in gravidanza: neanche un goccio.


Niente alcol in gravidanza. Neanche in modeste dosi. Il bambino potrebbe subire danni permanenti. La rivelazione arriva da un recente studio sulla sindrome feto-alcolica condotto dall'Istituto superiore di sanità. La ricerca, condotta su 168 madri e relativi neonati, dimostra che nel corpo del bambino restano tracce anche piccole quantità di alcol consumate durante la gravidanza: precisamente sono state rilevate nel meconio, le prime feci del piccolo. In particolare l'alcol è in grado di passare attraverso la placenta e raggiungere il feto con le stesse concentrazioni di quelle della madre.

Tra i rischi vi sono malformazioni, disturbi dell'apprendimento e disturbi mentali (le cellule cerebrali sono le più colpite). Rischi non altissimi che evitando l'alcol si azzerano completamente. Come ricorda un decalogo dell'Iss e del ministero della Salute “durante la gravidanza non esistono quantità di alcol che possano essere considerate sicure o prive di rischio per il feto" e “il consumo di qualunque bevanda alcolica in gravidanza nuoce al feto senza differenze di tipo o gradazione". Per le future mamme quindi vale ampiamente la pena fare un piccolo sacrificio che, spiegano gli esperti, non deve esaurirsi dopo nove mesi, alla nascita del bambino, ma deve proseguire anche durante l'allattamento.

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