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Pubblicato il 13/01/2019
Il fibroma uterino, chiamato anche mioma è una escrescenza benigna che può formarsi nella parte interna del miometrio, ossia le cellule muscolari e nella parte esterna dell’utero o della cervice. Il termine fibroma è forviante in quanto queste cellule tumorali benigne non fibrose.
In base alla loro posizione all’interno delle cellule muscolari dell’utero, il fibroma uterino può essere:
Quando un fibroma uterino è attaccato all’utero da un peduncolo è chiamato peduncolato.
Se il numero dei fibromi presenti nell’utero è elevato, il fenomeno viene chiamato utero fibromatoso.
Si stima che in Italia tra il 20% ed il 50% delle donne in età fertile abbiamo un fibroma uterino. Questo numero include anche i fibromi non diagnosticati.
Il 99% dei fibromi uterini sono tumori benigni, non sono correlati al cancro all’utero e non rappresentano un rischio di cancro all’utero.
Le donne di razza nera hanno una incidenza maggiore da 2 a 5 volte rispetto le altre.
Molte donne hanno il fibroma uterino, ma non sono consapevoli finché non viene diagnosticato durante un esame di routine del ginecologo. Questo accade perché la metà dei fibromi uterini non produce sintomi.
Chi ha invece i sintomi, potrà avere abbondanti e frequenti flussi mestruali. È possibile che sia correlata anemia, affaticamento e stanchezza, dolore e sanguinamento dopo un rapporto sessuale. In relazione alla loro posizione può esserci dolore alle gambe, alla schiena, al bacino, pressione al retto o alla vescica.
Il fibroma uterino in menopausa si restringe, dopo essersi sviluppato tra i trenta ed i quaranta anni. E molto probabile che gli estrogeni siano coinvolti in questo processo. L’utero fibromatoso è una condizione che può essere presente anche in menopausa. Anche in questo caso rispetto all’età fertile si modifica, ma può conservare la sintomatologia del sanguinamento eccessivo e la presenza dei sintomi come la pressione addominale, nel retto, sulla vescica.
Il fibroma uterino è una condizione di competenza medica che può essere trattata con i farmaci o con chirurgia oggi minimamente invasiva.
Il trattamento farmacologico, cosi come anche la terapia ormonale sostitutiva anche in caso di fibroma uterino in menopausa, viene somministrata per controllare i sintomi. Gli antidolorifici possono essere assunti per controllare il dolore.
Le terapie alternative sono gli ultrasuoni guidati dalla risonanza magnetica, per la corretta identificazione. Questa tecnica ha il compito di distruggere i fibromi uterini in maniera non invasiva.
Altre tecniche di chirurgia minimamente invasiva vengono applicate: Il trattamento laser per distruggere il fibroma, l’embolizzazione dell’arteria uterina, per impedire il nutrimento delle cellule, la laparoscopia per eliminare il fibroma.
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