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Invidia e depressione con Facebook

Pubblicato il 09/02/2015


“L'invidia di ieri non è già finita, stasera vi invidio la vita", cantava De André con parole più che mai attuali ai tempi di Facebook. E' proprio l'uso scorretto del popolare social network a provocare quello che tradizionalmente viene ricompreso nei “sette vizi capitali" e a generare la più attuale e subdola delle patologie: la depressione.

A sostenerlo è uno studio dell'università del Missouri appena pubblicato sulla rivista Computers in Human Behavior. I ricercatori mettono in guardia contro le cosiddette negatività: se Facebook, dicono, viene usato per vedere come vanno le cose a un vecchio amico, “se sta economicamente bene o vive un amore felice, allora questo può scatenare invidia e portare a sentimenti di depressione''.

Analizzando un campione di utilizzatori di Facebook è emerso proprio questo: successi professionali, matrimoni e ricchezze di vecchie conoscenze provocano gelosie e, alla lunga e in casi estremi, possono anche far cadere nel baratro del disagio mentale. Anche se, avvertono gli esperti, bisogna sempre ricordare che il bluff è in agguato: molto spesso su Facebook gli utenti tendono a mettere in primo piano solo gli aspetti positivi della propria vita, dando una visione falsata della realtà. E allora: spegnete questo computer ogni tanto…

 

 

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