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Antipatici, di cattivo umore, scontrosi: è tutta colpa del sonno. Non della mancanza di sonno, ma del sonno “a singhiozzo". Dormire un po', poi svegliarsi, poi riposare di nuovo, ancora svegliarsi e così via. Un vero e proprio tormento a cui sono sottoposte determinate categorie di persone come i neogenitori, coloro che fanno i turni di notte o, semplicemente, chi soffre di insonnia.
I dati sono emersi da una recente ricerca della Johns Hopkins Medicine pubblicata su Sleep. Secondo gli studiosi il segreto di un buon riposo e di un conseguente buon umore risiede nel cosiddetto 'sonno ad onde lente', cioè più profondo, che col sonno interrotto si riesce ad avere solo per brevi periodi. In chi invece ne viene privato, i ricercatori hanno notato una progressiva e significativa riduzione di uno stato d'animo positivo. La qualità del sonno - rilevata dagli esperti statunitensi con un esame detto polisonnografia - non incide solamente sulla forza fisica e sull'energia, come si è sempre detto, ma anche su sentimenti come simpatia e cordialità.