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Una buona notizia per coloro che seguono la moda della barba lunga e che a qualcuno ispirano poca igiene. Niente di più sbagliato: un libro non si giudica dalla copertina, come si usa dire. Anzi, in questo senso bisognerebbe guardarsi da quelli con il mento glabro. Sono loro, gli insospettabili, il pericolo maggiore. Ad assolvere i cosiddetti hipster è un recente studio pubblicato sul Journal of hospital infection. Proprio partendo da una ricerca sulle infezioni ospedaliere si è giunti al sorprendente risultato. I ricercatori hanno analizzato 408 tamponi prelevati dal volto di altrettanti dipendenti ospedalieri ed è emerso che coloro che si radono tutte le mattine hanno il triplo delle possibilità rispetto agli altri di ‘ospitare' sul proprio volto un batterio molto pericoloso, (perché resistente alla meticillina): lo Staphylococcus aureus.
Ma perché chi porta la barba lunga tiene più lontano questo batterio resistente agli antibiotici? Secondo il microbiologo Adam Robert dell'University college di Londra il responsabile è un particolare microbo della specie dello Staphylococcus epidermidis che, appunto, cresce tra i peli lunghi e che uccide i batteri più resistenti. Sì alla barba lunga, dunque, ma pur sempre curata per evitare micosi, follicoliti e che la peluria si trasformi in un rifugio di germi. E per non dare ragione agli schizzinosi, naturalmente.