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Trombosi, un ‘killer' sottovalutato


Ne uccide più la trombosi che gli incidenti stradali. Questa patologia è un vero e proprio killer, responsabile di circa 400mila decessi all'anno in Italia, il 25% del totale. Più dell'Aids e del cancro al seno e alla prostata, le due neoplasie maggiormente diffuse.

Tuttavia la trombosi è una malattia sottovalutata e poco conosciuta in tutti i suoi aspetti, come fa notare l'Associazione per la lotta alla trombosi nella persona del presidente Lidia Rota Vender. I trombi, che colpiscono prevalentemente le donne (54% delle morti totali fra quelle in menopausa) rispetto agli uomini, impediscono la normale circolazione sanguigna fino a provocare infarti al miocardio e ictus cerebrali.

“Una nostra indagine ha evidenziato che anche chi ha sentito parlare di malattie da trombosi non conosce la loro reale incidenza e ne sottovaluta la pericolosità", spiega la Vender. La trombosi, chiarisce, non ha una sola causa ma molteplici: “L’assetto genetico di per sé non provoca trombosi, che invece si manifesta solo se alla predisposizione genetica si associa almeno un fattore di rischio transitorio, che può essere una malattia infiammatoria, un trauma, un intervento chirurgico, un lungo viaggio aereo, l’uso di terapie ormonali o di farmaci chemioterapici“. A cui si aggiungono sedentarietà, alcol e cattive abitudini alimentari come una dieta sbilanciata in favore di grassi e alimenti confezionati.

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