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Morte in culla: ecco le precauzioni per evitarla


La Sids, la cosiddetta morte in culla, è lo spauracchio dei neogenitori. Perché colpisce all'improvviso, indiscriminatamente e ancora poco si sa sulle cause. Tuttavia qualcosa si può fare per la prevenzione. Le ultime linee guida sono state aggiornate da un rapporto dell’American academy of pediatrics, appena pubblicato sull’autorevole rivista Pediatrics. La precauzione fondamentale riguarda il primo anno di vita durante il quale i neonati dovrebbero dormire nella camera dei genitori. In culla, ma vicino a mamma e papà. Ma non assolutamente nel lettone. Anzi, questo comportamento aumenta il rischio della sindrome da morte improvvisa durante il sonno.

Sulla base dei dati raccolti, (12mila neonati morti nel sonno fra il 2004 e il 2014) i pediatri americani hanno rilevato che circa un caso su cinque si è verificato fuori casa: asilo, baby sitter e nonni non rispetterebbero sempre le regole di sicurezza per la nanna, sono meno attenti e scrupolosi dei genitori. I dati dicono che questi bambini erano stati lasciati colpevolmente a dormire a pancia in giù, o con materassi e cuscini troppo morbidi o sul passeggino oppure sul seggiolino dell’auto. Tutti errori che, assieme al lettone, aumentano il rischio della Sids. Tra i posti, e le superfici, considerati estremamente pericolosi per fare dormire un neonato vi sono il divano, le poltrone e le sedie imbottite. Sconsigliati anche i paraurti per culla, peluche e coperte ingombranti che potrebbero rappresentare degli ostacoli alla respirazione del piccolo. L'allattamento al seno, invece, abbassa il rischio fino al 70%.

 

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