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“Non esiste alcune legame tra eventuali allergie alimentari e sovrappeso, e non esistono prove scientifiche in grado di validare gli strumenti di 'diagnosi' spesso utilizzati per sostenere il nesso tra intolleranze e obesità". Lo rende noto la Sid (Società italiana di diabetologia), che mette in guardia contro false affermazioni scientifiche diffuse soprattutto via web e dai seguaci delle cosiddette medicine non convenzionali. In particolari modo si fa riferimento al dosaggio degli anticorpi IgG4 alimento-specifici: “La positività di questo test - specifica la Sid - non indica infatti una condizione di allergia o intolleranza alimentare, ma una semplice risposta fisiologica del sistema immunitario all'esposizione ai componenti presenti negli alimenti".
Gli esperti della Sid, insieme con l'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), l'Associazione medici diabetologi (Amd), l'Associazione nazionale dietisti (Andid), la Società italiana di nutrizione umana (Sinu), la Società italiana di nutrizione pediatrica (Sinupe) e la Società italiana dell'obesità (Sio) in un documento che analizza il rapporto tra allergie/intolleranze alimentari e obesità sconfessano anche altri test come quelli elettrodermici, la variazione della frequenza cardiaca e l'iridologia, solo per citarne alcuni, che non solo non sono specifici per la diagnosi di allergia e intolleranza alimentare, ma neppure per altri scopi diagnostici. "Per contrastare il sovrappeso - afferma Giorgio Sesti, presidente della Sid - c'è un solo modo: incrementare l'attività fisica e ridurre la quantità di calorie assunte con la dieta". Il resto. per dirlo con un termine di moda, sono soprattutto bufale.