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Creme solari: ecco le migliori per i bimbi


Si dice che il sole baci i belli ma nella pratica c'è una tendenza all'esagerazione, specialmente con i bambini. L'eccessiva esposizione ai raggi solari, a lungo termine rischia di compromettere la loro salute. Anche se, negli ultimi tempi, le cose sono migliorate: le mamme sono diventate più attente contro i danni del sole ma il 25%, una su quattro, ancora non usa protezioni sui figli. Lo rende noto il progetto di prevenzione “Il Sole per amico”, presentato ieri al ministero dell’Istruzione. Si tratta di uno studio che ha coinvolto circa 50 mila bambini e più di 5.500 insegnanti di 281 scuole elementari di tutta Italia.

“Nei primi 20 anni di età si concentra l’80% dell’esposizione solare – ha spiegato Ignazio Stanganelli, responsabile del centro di Oncologia dermatologica dell’Irst Romagna –. Ma proprio le scottature prese nell’infanzia sono il principale fattore di rischio per il melanoma, perché la pelle memorizza il danno e può innescare il tumore anche a diversi anni di distanza”. Un tipo di cancro che, come è stato precisato, è divenuto il secondo per incidenza tra gli uomini e il terzo tra le donne sotto i 50 anni. Così, ha puntualizzato Paola Queirolo, ideatrice della campagna, ogni anno vi sono 13mila casi melanoma, più del doppio rispetto a dieci anni fa. E quindi creme, cappellini, magliette ed evitare l’esposizione nelle ore più calde: in fondo basta veramente poco per proteggere i propri piccoli.

Specialmente per i neonati è fondamentale proteggerli con creme ad alta protezione 50+ acquistate in farmacia, in quanto c'è la garanzia che il prodotto è dermatologicamente testato. Sopra i 6 anni in base alla pelle del bambino è possibile ridurre la protezione ma senza mai scendere sotto i 30. Perché risparmiare sulla salute dei bambini ed esporli a rischi inutili?

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