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Dagli Stati Uniti potrebbe arrivare un farmaco anti-suicidio. Lo rende noto una recente ricerca. Lo studio, pubblicato sulla rivista 'The American Journal of Psychiatry, è stato portato avanti dagli esperti della Washington State University. Si tratta di un esperimento fatto con un oppiaceo denominato buprenorfina: un potente antidolorifico il cui uso, dunque, andrebbe ben oltre quello canonico. Secondo i ricercatori, che hanno testato l'efficacia del prodotto su un gruppo di persone a forte rischio suicidio (quasi due terzi aveva già fatto un tentativo), dopo una sola settimana d'uso della buprenorfina si hanno già grandi progressi sull'umore.
Gli oppiacei, oltre ad alleviare il dolore fisico, dunque, darebbero anche un grande sollievo mentale. Tutto bene, dunque? Sì e no: il rischio è he per evitare molti casi di suicidio, si trasformi una parte della popolazione in dipendenti dagli oppiacei. Dei ‘drogati', insomma. La questione non è affatto semplice.