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Tumore al seno: La diagnosi precoce


L'arma più precoce per vincere contro il tumore al seno? E' la diagnosi precoce. Parole importanti, quelle rilasciate all'agenzia Ansa dall'oncologo Francesco Cognetti, direttore della Divisione oncologia medica dell'Istituto Tumori Regina Elena.

"E' tutto, è quasi tutto. Poter ad esempio intervenire chirurgicamente a seguito di una diagnosi precocissima può significare che non ci sarà bisogno di fare nemmeno trattamenti medici adiuvanti. Intervenendo con una chirurgia estremamente limitata e in una situazione nella quale molto probabilmente non ci sono metastasi relative ai linfonodi ascellari si riesce a ottenere una prognosi assolutamente positiva, che si avvicina quasi al 100%. Se si scopre un tumore di un centimetro senza neoplasie ascellari si riesce a intervenire con un intervento minimo con elevatissima possibilità di poter essere guarite".

"La diagnosi precoce, ha spiegato ancora Cognetti, è fondamentale anche di fronte alle forme di tumore apparentemente più banali, meno aggressive. "Sono più facilmente aggredibili, con maggiori possibilità di una cura definitiva e con trattamenti meno aggressivi e radicali".

Il medico invita le donne a stare attente ai 'segnali' che il seno invia, praticando l'autopalpazione periodicamente e aderendo agli screening. "Bisogna fare attenzione alla comparsa di un nodulo, di una tumefazione, un qualcosa di duro che prima non c'era. La donna non deve fare diagnosi, deve solo notare se c'è qualcosa di diverso".

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