“Fate figli, il bonus bebè raddoppia"

La crisi economica? Aggreditela: fate i figli, evviva le famiglie numerose. E' questo il messaggio che arriva dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale promette un contributo pubblico raddoppiato rispetto al primo bonus bebè e risorse anche per il secondo figlio. Il ministro ha annunciato di voler inserire la misura nella prossima Legge di stabilità per contrastare il considerevole calo delle nascite: se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, secondo il ministro nel 2026 in Italia nasceranno meno di 350 mila bambini all’anno, con un calo del 40% rispetto al 2010 (anche se nel mondo, è bene precisarlo, il trend è decisamente l'opposto).

Con provvedimenti che ricordano il vecchio slogan “il numero è potenza", dunque la Lorenzin si propone di rilanciare la politica demografica: attualmente (e fino al 2017) il contributo mensile spetta ai nuclei familiari con un Isee inferiore a 25mila euro all’anno e più basso di 7mila euro, ai quali vanno rispettivamente 80 euro al mese (960 all’anno) e 160 euro (1.920 all’anno) per ogni figlio. Contributo che passerebbe quindi a 160 e a 320 euro al mese, a seconda dell’Isee. Dal secondo figlio in poi il contributo aumenterebbe a 240 e 400 euro al mese. Bonus che verrebbe poi esteso dal 2017 al 2020. Se entrerà in vigore il nuovo regime, a coloro che hanno fatto un figlio prima del 2015 e ne hanno un altro nel periodo di validità del contributo viene riconosciuta la cifra mensile più alta.

La vera sfida a cui pensano il ministro e i suoi tecnici è innalzare la soglia di Isee da 25mila a 30mila euro, per permettere di richiedere il contributo a un numero maggiore di famiglie. Per fare un esempio, si stima che l’Isee da 25mila euro rappresenti una coppia che guadagna 45mila euro lordi all’anno, con una casa con una rendita da 600 euro, un mutuo da 50mila euro e 15mila euro nel conto corrente.