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Chi beve fin da ragazzo, si rovina i neuroni


Un motivo in più per tenere lontano gli adolescenti dall'alcol e per fare prevenzione fin dalla più tenera età: l'abuso di alcolici in gioventù ha conseguenze pesanti per il nostro cervello. Più precisamente potrebbe provocare una riduzione del volume della materia grigia di alcune aree dell'encefalo. A sostenerlo è una ricerca finlandese condotta dall'University of Eastern Finland e del Kuopio university hospital e appena pubblicata sulla rivista Addiction.

Lo studio ha avuto come oggetto 62 uomini fra i 22 e i 28 anni, alcuni dei quali avevano cominciato a bere fin dall'adolescenza. In modo decisamente precoce: dai 13 ai 18 anni erano già forti consumatori di alcol. L'esame della risonanza magnetica ha evidenziato che questi ultimi presentavano una riduzione statisticamente significativa del volume della materia grigia encefalica nella zona della corteccia cingolata anteriore. Si tratta dell'area che regola il controllo degli impulsi. Un minore sviluppo dunque potrebbe avere un ruolo nella dipendenza da alcol per tutta la vita. Insomma, lo sregolato modo di bere fin da ragazzi sarebbe un vizio che ci si porta dietro per tutta la vita proprio per questioni fisiologiche compromesse in un'età molto delicata. Come rende noto Noora Heikkinen, primo autore dello studio, “nell'adolescenza la maturazione del cervello è ancora in corso, in particolare le aree frontali e la corteccia cingolata continuano a svilupparsi fino a 20 anni. I nostri risultati indicano chiaramente che l'uso eccessivo di alcol può interferire con questo processo di maturazione".

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